In fondo ogni cantante si specializza verso un determinato target. Quello di riferimento del Britishissimo James Blunt è un pò particolare e forse meriterebbe una toccatina. Ma gli Inglesi non sono superstiziosi, per cui, "parliamone pure, purchè se ne parli" e noi Italiani sorridiamoci su.
James Blunt, il fascinoso ex ufficiale dell'esercito di Sua Maestà "convertitosi" in toto alla musica, è il cantante più amato ai funerali. La sua "Goodbye my lover" (Addio, amore mio) è la più suonata alle commemorazioni dei defunti nel Regno Unito. Segue l'altrettanto celestiale "Angels" di Robbie Williams. Terza, a sorpresa, la colonna sonora del film "Dirty Dancing", ossia "I've Had the time of my life", centrata sicuramente come testo ma un pò meno come sonorità (troppo "ballerina", forse, per un funerale).
La curiosa indagine è stata effettuata dal "Registro dei Familiari in Lutto" e soprendentemente si scopre che più della metà degli intervistati sa già quale brano vorrebbe all'estremo saluto.
Uno strano primato per Blunt, ritenuto da molti (e grazie a un altro sondaggio!) un cantante noioso e irritante, addirittura al quarto posto nella classifica delle cento cose più irritanti per gli Inglesi.
Al primo posto gli operatori di telemarketing (quelli che ti chiamano a casa per rifilarti qualcosa), al secondo le roulotte e al terzo i furbi che saltano le code.
Chissà cosa ne pensa Blunt, re delle radio la scorsa estate con "You're Beautiful" e "High"...